In un mondo dominato dal consumismo è ancora possibile affezionarsi agli oggetti non per il loro valore materiale, ma unicamente per ciò che rappresentano dal punto di vista affettivo? Sì, secondo Klaus Neumann, pensionato 61enne di Monaco di Baviera, Germania, che, per trovare riscontro alla tesi, ha deciso di aprire il cassetto dei ricordi, rispolverando una vecchia storia che ha avuto come teatro la Sardegna.

È lui stesso a raccontarla: "Una ventina di anni fa, era il 1999, ero in vacanza con la mia famiglia a Tavolara. E un giorno, in spiaggia, mia figlia, che allora aveva 5 anni, ha trovato un orologio da bimba, tutto rosa. Finché siamo rimasti - aggiunge - abbiamo provato a cercare la piccola proprietaria, ma invano".

Quindi Klaus e i suoi se ne sono tornati a casa, portandosi dietro l’orologio smarrito.

Ma non si sono dati per vinti. Non subito, almeno.

"L’estate seguente siamo tornati in Sardegna, sempre a Tavolara. E nuovamente ci siamo messi alla ricerca della bimba che l’aveva smarrito, anche in questo caso senza risultato".

Rientrati nuovamente in Germania, Klaus e i suoi famigliari hanno dunque messo da parte l’orologio, che è rimasto abbandonato in un cassetto - il cassetto dei ricordi, appunto - per quasi 20 anni. Fino a oggi. Cos’è successo?

Prosegue Klaus: "Mia figlia, che oggi ha 26 anni e studia in Austria, ha perso un orologio a cui teneva tantissimo e ci è rimasta molto, molto male. Così ci è tornato in mente il vecchio orologio rosa trovato a Tavolara. E abbiamo pensato alla bambina che l’ha smarrito, a quanto anche lei avrà sofferto all’epoca. E a quanto sarebbe felice, oggi che è cresciuta, se potesse riaverlo".

E così, dalla lontana Germania, Klaus ha pensato a come organizzare la riconsegna. A come, soprattutto, rintracciare la bimba cresciuta, che forse non ha mai smesso di cercare il suo orologio rosa.

Per questo mister Neumann ha scritto una mail alla redazione web de L’Unione Sarda, chiedendo una mano nelle ricerche.

"Forse vedendo la foto e leggendo l’articolo la bimba riconoscerà l’orologio che abbiamo custodito per lei per 19 lunghi anni. E sarà felice di riaverlo. È qui, pronto per essere spedito. Dobbiamo solo trovarla. Noi ci speriamo".

Un mistero da risolvere, dunque: che fine ha fatto la bimba di Tavolara?

Rintracciarla è una missione che oggi, grazie ai social, forse non è impossibile.

Così l’orologio tornerà a casa. E questa piccola storia, romantica e speciale, potrà avere il suo meritato lieto fine.

Luigi Barnaba Frigoli

(Unioneonline)

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