Si cerca una soluzione definitiva per i 130 lavoratori ex tessili del Marghine, ormai da qualche anno senza un lavoro, senza un minimo reddito, rimasti esclusi dalla mobilità in deroga.

Venerdì a Cagliari i sindacati incontreranno l'assessore regionale al Lavoro per cercare di dare una svolta alla drammatica vertenza.

I sindacati si presentano con un rigido mandato dell'assemblea degli ex lavoratori (con richieste specifiche), che si è tenuta il 16 aprile scorso a Ottana, sostenuti anche da alcuni esponenti politici del territorio, in particolare dal gruppo del Partito dei Sardi in Consiglio regionale.

"Un incontro dove non si deve fare melina - dicono Jose Mattana della Cgil e Katy Contini della Cisl - questa volta la Regione ci deve dare risposte concrete".

Il consigliere regionale Gianfranco Congiu definisce prioritario richiedere la deroga al ministero per l'utilizzo delle risorse regionali a favore di queste 130 famiglie, che non hanno più un reddito e non hanno più un lavoro.

"A distanza di quattro mesi dal varo della legge di stabilità - scrive Congiu in un comunicato - registriamo un incomprensibile stallo sul versante dell'impiego delle risorse regionali (2 milioni e 300mila euro), stanziate in favore dei 130 lavoratori ex tessili di Ottana esclusi ingiustamente dalla mobilità in deroga per gli anni 2016/17".

Una battaglia per il dramma di 130 lavoratori, in merito al quale Gianfranco Congiu (sostenuto dall'intero gruppo del suo partito in Consiglio regionale) scrive: "Da questo momento ogni indugio non potrà che essere letto come una presa in giro poiché sappiamo tutti che la risposta del ministero condizionerà qualunque procedura".
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