Dopo due rinvii consecutivi, con annesse polemiche della minoranza, sembrava essere passata indenne nella seduta di Consiglio Comunale di ieri sera, la votazione sulla presa d'atto dello studio di compatibilità idraulica, geologica e geotecnica del territorio comunale finalizzata all'adeguamento del Piano Urbanistico Comunale al Piano Paesaggistico Regionale e al Piano per l'Assetto Idrogeologico regionale.

Lo studio, appena approvato, individua e aggiorna le mappe di rischio idraulico e di frane in tutto il territorio.

Silente durante l'esposizione del punto, sul quale ha votato contro, la minoranza si scatena dopo ore dal termine della seduta diffondendo una nota: "Siamo venuti a conoscenza - cita il documento firmato da Fabrizio Saba, Isangela Mascia e Stefano Soru - dell'esistenza di una lettera, datata 10 aprile, indirizzata al Consiglio Comunale e inerente il punto approvato venerdì. Tale comunicazione non è stata portata all'attenzione dell'Assemblea dal sindaco che dimostra ancora una volta di non avere alcun rispetto per l'Istituzione. Non vorremo che dietro questa omissione ci siano volontà diverse dall'interesse pubblico nella redazione del Piano Urbanistico".

La missiva, presentata e protocollata in Comune il giorno prima della precedente seduta di Consiglio (all'odg del quale figurava ancora la presa d'atto dello studio di compatibilità già rinviata precedentemente), conterrebbe la richiesta di un privato atta a soddisfarne alcune esigenze aventi a che fare con lo studio poi approvato venerdì.

Contattato in merito, il sindaco Massimo Ventura se la prende con gli uffici "che non hanno ritenuto di dover inserire la questione all'ordine del giorno" salvo poi ammettere di "aver forse commesso un errore al quale rimedierò inviando la missiva a tutti i consiglieri comunali questo lunedì".

La minoranza, secondo la quale potrebbe configurarsi ipotesi di "omissioni di atti d'ufficio nell'operato del sindaco", sta attualmente valutando le prossime mosse da compiere.
© Riproduzione riservata