Portato in caserma, raccontò ai militari che, mentre si trovava a Nuoro nella zona dell'ospedale San Francesco, era stato raggiunto da alcune persone armate che lo rapirono intimandogli entrare nella sua auto e andare verso Macomer.

Ma una volta giunto in prossimità di una curva sulla statale 129, la Nuoro-Macomer, ha tentato il tutto per tutto per liberarsi dai banditi, decidendo di lanciare l'auto a forte velocità contro il guardrail.

Pur ferito, riuscì ad uscire dall'abitacolo e a scappare dai fantomatici rapitori.

Iniziarono così le indagini con i rilievi scientifici del Reparto Operativo del Comando Provinciale di Nuoro.

I militari di Orotelli insieme ai colleghi del Comando Provinciale verificarono punto per punto il racconto del rapito, ricostruendo i movimenti dell'uomo dalla sera del 31 marzo fino al verificarsi dell'incidente, smascherando la messa in scena.

Per quel reato così graeve che il 43 enne nuorese aveva riferito, un rapimento di persona, si sono messe in moto decine di investigatori che dal giorno di Pasqua fino a ieri hanno lavorato senza sosta. Acquisendo immagini di videosorveglianza e non solo.

Quando il "falso rapito" è stato messo davanti ai risultati degli investigatori, ha confessato di essersi inventato tutto perché si era messo alla guida dopo aver bevuto qualche bicchiere e a seguito dell'incidente aveva temuto che gli ritirassero la patente.

L'uomo ora è stato denunciato per procurato allarme e simulazione di reato, reati ben più gravi della violazione al Codice della Strada in cui temeva di incorrere.

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