Era accusato di interruzione di pubblico servizio e di non aver osservato un'ordinanza del sindaco di Modolo che chiedeva il ripristino della fornitura idrica.

Ma questo pomeriggio il direttore generale di Abbanoa Sandro Murtas è stato assolto dal tribunale di Oristano: il fatto non sussiste.

Al centro del processo la rilevante riduzione della fornitura dell'acqua per il paese, che si era ritrovato a fare i conti per cinque mesi con disservizi e disagi, così come ricordò in aula il sindaco Omar Hassan (parte civile con l'avvocato Giuseppe Longheu) che denunciò Abbanoa.

Il Comune di Modolo ha una gestione autonoma del servizio idrico, utilizza l'acqua di un deposito (rifornito da Abbanoa).

Ma, secondo l'avvocato difensore Massimiliano Ravenna che nella precedente udienza aveva chiesto l'assoluzione di Murtas, il Comune è moroso nei confronti di Abbanoa perché per dieci anni non ha pagato il corrispettivo dovuto.

Non solo: secondo la difesa non si è trattato di interruzione dell'erogazione idrica ma di una riduzione della fornitura.

Insomma, l'avvocato Ravenna ha sostenuto anche oggi durante l'udienza fissata per le repliche e la sentenza che quello di Modolo sia un paradosso: il Comune non pagava l'acqua a Abbanoa ma la faceva pagare ai cittadini.

Per quanto riguarda poi la mancata osservanza dell'ordinanza, la difesa ha rimarcato che l'erogazione dell'acqua è sempre stata garantita. In apertura di udienza, invece, il pm Marco De Crescenzo ha ribadito la sua posizione e cioè che il disservizio di Abbanoa era voluto e che il Comune non aveva pagato perché le tariffe erano state stabilite da Abbanoa con criteri poco chiari.

Al termine della camera di consiglio, il giudice Elisa Marras ha pronunciato sentenza di assoluzione perché il fatto non sussiste. Intanto Abbanoa ha denunciato il Comune di Modolo perché ha ritenuto illegittima quell'ordinanza: l'inchiesta della Procura oristanese è in corso.
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