Ma il cielo è sempre più blu. Scomodiamo l'indimenticato Rino Gaetano dopo aver letto il pezzo di Ivan Murgana (è a pagina 7) sulla qualità dell'aria che si respira a Sarroch.

Stando al rapporto presentato ieri sera nella biblioteca del paese, la raffineria della Saras non ha ancora iniziato a regalarci Chanel N° 5, ma ha talmente ridotto i carichi inquinanti che dalle centraline di controllo scappa l'applauso. Peccato che alla tecnologia manchi ancora l'olfatto, altrimenti avrebbe quanto meno storto il naso. Proprio come fanno i turisti diretti verso Santa Margherita o Chia, avvolti da quel non so che di uova marce. E chissà come si sentiranno i sarrocchesi, oggi, leggendo L'Unione. Più puliti? O presi ancora di più per i fondelli? Loro, quel non so che, lo respirano tutti i giorni che Dio manda in terra senza maestrale. Il cielo è sempre più blu anche a Furtei dove, come racconta Andrea Manunza a pagina 6, i bovini pascolano (e brucano) sui campi al cianuro. La colpa la daranno all'allevatore. E alle mucche.

Mentre lassù, sulle colline dei veleni, la Regione si morde la coda come un cane: investirà 65 milioni per ripulire la cacca che ha autorizzato a far spargere, negli anni Novanta, ai cercatori d'oro. Ma quel cane, lassù sulla collina, rimarrà impunito. Pagheranno le mucche. E il loro allevatore. Ma tanto, come cantava nel 1975 Rino Gaetano (sembra oggi), il cielo è sempre più blu.

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