Il ricorso presentato dai funzionari di polizia condannati in via definitiva per i fatti accaduti alla scuola Diaz durante il G8 del 2001 a Genova è "ammissibile".

Questa la decisione della Corte europea per i diritti dell'uomo, cui gli imputati si erano rivolti all'indomani della sentenza in Cassazione che li ha giudicati colpevoli di falso e calunnia.

Si tratta di Gilberto Caldarozzi, Fabio Ciccimarra, Carlo Di Sarro, Filippo Ferri, Salvatore Gava, Francesco Gratteri, Giovanni Luperi, Massimo Mazzoni, Spartaco Mortola e Nando Dominici.

Alla base del ricorso, la convinzione che la sentenza della Corte di appello di Genova abbia violato l'articolo 6 della Convenzione europea per i diritti dell'uomo che sancisce in particolare il "diritto dell'imputato di interrogare o far interrogare i testimoni a carico" e quello a un "equo processo".

La parola passa ora alla Cedu, che, dunque, potrebbe riaprire una vicenda giudiziaria che sembra infinita e che ha più volte spaccato l'opinione pubblica italiana.

In occasione del summit a Genova di 17 anni fa, le forze dell'ordine fecero irruzione nella scuola Diaz dove dormivano alcuni manifestanti e giornalisti, usando le maniere forti e, ha sostenuto l'accusa, trovando anche espedienti per giustificare l'azione violenta.

Diverse le persone rimaste ferite nel corso degli arresti, alcune delle quali in maniera grave.

(Unioneonline/l.f.)
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