Il pm di Milano Isidoro Palma ha chiesto di condannare a 6 anni e 4 mesi di reclusione l'ex amministratore delegato dell'Eni Paolo Scaroni, accusato di corruzione con l'aggravante della transnazionalità perché avrebbe versato soldi in cambio di appalti a Chakib Khelil, allora ministro dell'Energia del governo algerino.

L'accusa chiede anche sanzioni per 900mila euro per la stessa Eni e per la controllata Saipem, e 8 anni di carcere per Farid Noureddine Bedjaoui, fiduciario dell'ex ministro e ritenuto destinatario delle mazzette.

Al centro del processo una presunta maxi tangente da 198 milioni di euro in cambio di appalti per otto miliardi.

(Unioneonline/L)
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