Clamorosa protesta dei pescatori di Buggerru, che hanno manifestato in modo pacifico davanti al municipio di via Roma, minacciando questa volta di riconsegnare agli uffici comunali i propri certificati elettorali.

"Purtroppo con il porto completamente insabbiato", hanno spiegato i pescatori, "non possiamo più andare avanti. Le nostre barche sono rimaste incagliate all'interno dell'approdo e se non s'interviene subito, saremo costretti a chiudere le attività, per l'impossibilità di uscire in mare aperto e praticare la pesca. Il ministero dell'Ambiente continua a non rilasciare le autorizzazioni per far partire le operazioni di dragaggio. Per questo non andremo a votare, tanto la politica continuerà a non prestare attenzione ai nostri problemi".

Il gruppo di pescatori è stato ricevuto dal sindaco Laura Cappelli.

Il primo cittadino ha informato subito del fatto la prefettura di Cagliari.

"Urge che ci diano l'autorizzazione almeno per scavare un canale nel fondale all'interno del porto", ha detto Laura Cappelli, "così da permettere l'uscita al mare delle imbarcazioni. Questo in attesa delle autorizzazioni, per l'inizio dei lavori di ripristino della struttura. La burocrazia non può tenerci in ostaggio in questo modo e le istituzioni competenti devono aiutarci a risolvere il problema".

Analoga protesta è stata inscenata stamattina anche nella vicina Fluminimaggiore, dove Giuseppe Atzori, dipendente Aias, ha riconsegnato il certificato elettorale al sindaco Ferdinando Pellegrini.

"L'azienda ci deve ancora otto mensilità arretrate e sul nostro futuro lavorativo", ha spiegato Atzori, "regna sempre l'incertezza. Non mi sento di andare votare, con una politica che continua a ignorare la nostra vertenza e a lasciarci nella più totale disperazione".
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