"Volevo vendicare Pamela e fare qualcosa contro l'immigrazione, perché il fenomeno dell'immigrazione clandestina va fermato". Queste le dichiarazioni spontanee rese ai carabinieri da Luca Traini, il 28enne responsabile della caccia al migrante di sabato per le strade di Macerata.

Voleva raggiungere il Tribunale, Traini, per uccidere Innocent Oseghale, il nigeriano accusato dell'omicidio di Pamela Mastropietro: "Sono rimasto sconvolto dalle modalità brutali dell'omicidio, e così ho deciso di fare un'azione personale: volevo andare in tribunale e fare giustizia, volevo colpire il nigeriano ma poi ho cambiato idea".

Il 28enne è accusato di tentato omicidio plurimo aggravato dall'odio razziale e porto abusivo d'arma.

Per la difesa invece, l'uomo al momento dell'azione non era capace di intendere e di volere.

Questa la linea degli avvocati di Traini (il quale non si è pentito del gesto) che oggi sarà interrogato dagli inquirenti.

Dal canto suo Traini da ieri si trova in isolamento nel carcere di Montacuto, lo stesso dove è rinchiuso Innocent Oseghale. Lo hanno messo in un reparto separato da altri detenuti di colore.

Ha ammesso le sue responsabilità, era tranquillo e lucido. Nella sua abitazione gli inquirenti hanno trovato e sequestrato una copia del Mein Kampf (il saggio in cui Hitler espose il suo pensiero politico), una bandiera con la croce celtica e altre pubblicazioni riconducibili all'estrema destra.

È la seconda volta in Italia che viene contestato il reato di strage aggravata dal razzismo: è successo nel 2008 per la strage a Castel Volturno, dove erano stati massacrati a colpi di pistola e mitra 7 immigrati africani. In quel caso quattro esponenti dei Casalesi sono stati condannati all'ergastolo e uno a 8 anni di prigione.

IL LEGALE DI TRAINI: "LA GENTE MI FERMA PER STRADA" - "Traini non si rende conto di quello che ha fatto e del clamore mediatico, anche internazionale, che tutta la vicenda sta suscitando. Non si rende conto che è capitata questa scellerata vicenda in un momento politico delicato per l'Italia, con le elezioni alle porte". Così il legale di Luca Traini, Giancarlo Giulianelli, che ha definito quanto accaduto "un'azione scellerata".

"Mi ferma la gente a Macerata per darmi messaggi di solidarietà nei confronti di Luca. È allarmante ma ci dà la misura di quello che sta succedendo".

MATTARELLA: "DOBBIAMO SENTIRCI COMUNITÀ" - "L'Italia ha bisogno di sentirsi comunità: la mancanza di senso di comunità porta a diffidenza, intolleranza e a volte alla violenza". Questo il commento del presidente della Repubblica Sergio Mattarella al Quirinale.

"Non mi stanco mai di sottolineare come il nostro Paese debba sentire che tutti siamo legati da sorte comune".

L'UE: "IDEOLOGIA IGNOBILE" - "Sabato in Italia sei persone sono state vittima di un'aggressione armata a causa del colore della loro pelle. Vittime innocenti di una violenza odiosa causata da razzismo e xenofobia. Un attacco premeditato ai nostri valori più fondamentali, un tentativo di distruggere la vera trama che ci unisce come Europei". Così su Twitter il vice presidente della Commissione europea, Frans Timmermans.

"È nostro dovere condannare questa violenza e l'ignobile ideologia che ne è alla base".

(Unioneonline/m.c.-L)

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