Una lettera, indirizzata al ministro della Salute Beatrice Lorenzin, scritta dal sindaco di Roma Virginia Raggi dopo il voto unanime dell’Assemblea capitolina della mozione che permette ai bimbi non ancora vaccinati di continuare ad andare a scuola (asilo nido e scuola dell'infanzia, 0-6 anni), senza interruzione della didattica.

La missiva è stata mandata, per informare della decisione del Campidoglio, anche al ministro dell’Istruzione Valeria Fedeli, al presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti e al presidente dell’Anci Antonio Decaro.

Il sindaco Raggi spiega come la "mancata vaccinazione" sia stata ritenuta "non ostativa al prosieguo e alla continuità dell'attività e del percorso educativo, considerando quest'ultimo una condizione psicodidattica da garantire a tutti in totale certezza e assoluta equità".

Inoltre, continua Raggi, la legge condanna con una multa i genitori dei piccoli non vaccinati, "ma almeno nella scuola dell'obbligo e a differenza della scuola dell'infanzia, non obbliga all'allontanamento del loro bambino".

E poi: "Appare ancor più cogente la necessità di rispettare la continuità didattica ed educativa per tutti i bambini, se è proprio la legge per prima a spostare l'attenzione sulla sanzione invece che sul possibile esito contagioso".

Immediata la dura reazione del Partito democratico.

"Raggi - dice Luciano Nobili, responsabile Aree metropolitane del Pd - è senza vergogna e gioca con la salute dei bambini. Dietro la scusa della continuità didattica strizza l'occhio alla comunità no vax, dando copertura istituzionale alle loro posizioni. Da mesi il Paese è impegnato per mettere in sicurezza, tramite il cosiddetto effetto gregge, le persone a cominciare dai più piccoli e dai soggetti più deboli. Aprire a questo tipo di soluzione significa non voler mai chiudere il cerchio sull'azione delle vaccinazioni. La verità è che i 5 Stelle sono contro i vaccini e cercano solo una maniera per aggirare la legge.

(Unioneonline/m.c.)
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