Tiberio Timperi è stato condannato al pagamento di un'ammenda di 1500 euro per aver scritto e divulgato una lettera in cui denunciava il comportamento dell'ex moglie Orsola Gazzaniga, sostenendo che dopo il divorzio gli impediva di vedere il figlio.

Il giudice ha considerato le sue dichiarazioni diffamatorie.

Nella missiva, pubblicata su una rivista nel settembre del 2010, il presentatore si era scagliato contro un sistema in cui "la madre quasi sempre affidataria può ostacolare il rapporto padre-figlio" e aveva voluto raccontare quella che - secondo il conduttore - è "un'esperienza comune ad altri padri, vittime di soprusi silenziosi".

A spingerlo a parlare della sua situazione era stato un episodio avvenuto al termine dell'estate del 2010, quando - secondo quanto raccontato da Timperi - era stato costretto a chiamare i carabinieri per vedere il figlio, di fatto accusando l'ex coniuge di ostacolare il loro rapporto.

Sulla vicenda era tornato poi in un'intervista in cui aveva attaccato in modo diretto l'ex moglie: "Non posso vedere liberamente mio figlio. La madre non risponde ai carabinieri né ai miei telegrammi: anche il suo avvocato non risponde ai fax del mio. Questo si chiama sottrazione di minore, minore che può essere manipolato da una madre malevola".

Il giudice ha invece respinto la richiesta dei legali di Gazzaniga, che avevano chiesto la condanna del presentatore al pagamento di una provvisionale di 80mila euro.

L'avvocato di Timperi intanto ha già annunciato che ricorrerà in appello, dopo la pubblicazione delle motivazioni.

(Unioneonline/F)
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