Gli inquirenti belgi hanno trovato la lettera testamento di Salah Abdeslam, uno dei responsabili degli attentati di Parigi del 13 novembre 2015.

Il documento era contenuto in un pc gettato nell'immondizia dal commando responsabile dell'attacco all'aeroporto di Bruxelles del marzo 2016: si trovava al numero 4 di rue Max Roos a Scharbeek, comune alle porte della capitale belga.

E le rivelazioni contenute contrastano con quanto Abdeslam, arrestato a Molenbeek dopo una fuga di quattro mesi, ha dichiarato agli investigatori.

Voleva farsi saltare in aria durante gli attentati il terrorista. E non ha rinunciato volontariamente, non ha cambiato idea all'ultimo momento, come aveva riferito.

"Pur avendo voluto essere tra i martiri, Allah ha deciso diversamente", si legge nella lettera. È stato un "difetto nella cintura" a salvargli la vita, poi è fuggito e ha raggiunto gli altri "fratelli".

Poi spiega di aver pensato, a un certo punto, di andare a combattere in Siria. Ma ha desistito e ha preferito rimanere in Belgio con i "fratelli", responsabili degli attacchi di Bruxelles che causarono 32 morti e oltre 300 feriti. Anche lui avrebbe voluto partecipare a quegli attentati, si evince sempre dal documento, ma è stato arrestato poco prima.

Abdeslam è l'unico terrorista islamico della storia capace di portare a termine due attentati in Europa.

(Unioneonline/L)

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