Papa Francesco è arrivato in Cile: nella notte italiana l'aereo che lo accompagna nel suo nuovo viaggio in America Latina è atterrato a Santiago.

Ad accoglierlo c'erano la presidente della Repubblica, Michelle Bachelet; il vescovo di Santiago, Ricardo Ezzati Andremo; il presidente della conferenza dei vescovi cileni, Santiago Silva Retamales.

Al termine della cerimonia il pontefice ha raggiunto la chiesa di San Luis Beltrán, dove si trova la tomba di Don Enrique Alvear, noto come il "vescovo dei poveri", per una preghiera privata.

Poi il suo primo discorso, al Palacio della Moneda, nel quale il Santo Padre ha chiesto "perdono" per le vittime dei casi di pedofilia che hanno sconvolto il Paese.

"Non posso fare a meno di esprimere il dolore e la vergogna che sento davanti al danno irreparabile causato ai bambini da parte di ministri della Chiesa", le parole di Bergoglio. "Desidero - ha aggiunto - unirmi ai miei fratelli nell'episcopato, perché è giusto chiedere perdono e appoggiare con tutte le forze le vittime, mentre dobbiamo impegnarci perché ciò non si ripeta".

Al centro delle parole del Papa, la vicenda di monsignor Fernando Karadima, prelato cileno accusato di decine di abusi su minori, sospeso a divinis nel 2011 per le sue malefatte.

Francesco, che visiterà anche il Perù, tornerà in Italia il 22 gennaio.

(Unioneonline/s.s.)

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