Vuole lasciare la scuola Salvatore Busà, il 60enne insegnante di educazione fisica di Avola (Siracusa) picchiato dai genitori di un suo alunno.

L'uomo è stato aggredito a calci e pugni davanti a un'intera classe di 12enni.

"Sto pensando di mollare, noi professori non riusciamo più a controllare i ragazzi", ha dichiarato in un'intervista al Corriere della Sera il docente, che a causa dell'aggressione ha riportato la frattura di una costola.

Poi ha raccontato l'episodio che ha scatenato la furia dei genitori del ragazzo: "Invito il ragazzo a chiudere una finestra prima di andare in palestra, lui mi manda a quel paese e non la chiude. Insisto, alzo la voce, e lui lancia un libro contro di me".

Quindi il prof prende il libro da terra, lo poggia sul banco e rimprovera ancora una volta l'alunno insolente: "Lui afferra il telefonino e dopo mezz'ora arrivano il padre e la madre".

"Non esiste disciplina, non c'è più educazione", si sfoga Busà. "Ma non sono io, ultima ruota del carro, a dover denunciare questa realtà: non c'è più sintonia tra docenti e famiglie. Mio padre mi avrebbe dato uno schiaffo se mi fossi ribellato a un professore, a me è capitato di darne a mio figlio. Ora invece si prendono a calci e pugni i docenti".

(Unioneonline/L)

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