In migliaia questo pomeriggio hanno dato l’ultimo saluto a Luca Pisano, il 19enne di Tortolì stroncato martedì scorso dalla meningite.

Alle 15 il feretro è entrato nella chiesa dedicata a San Giorgio. Lo hanno portano in spalla gli amici. Ad accoglierlo sull’altare c'erano il parroco don Piergiorgio Pisu, il suo predecessore don Giorgio Cabras e uno stuolo di chierichetti. Accanto alla bara hanno preso posto i genitori, Franco e Valeria Cocco, il fratellino, i nonni e gli zii che, stretti in un dolore composto, hanno partecipato alla celebrazione eucaristica.

Nell’omelia il sacerdote ha rievocato tutte le tappe importanti e felici della vita del giovane. "La nostra vita – ha detto don Pisu dal pulpito - è segnata, non da un destino crudele ma da un disegno che ci ama. Nei momenti tristi ci fermiamo e sembra che questi vogliano oscurare i bei momenti".

Anche don Cabras ha voluto ricordare lo studente che a giugno avrebbe dovuto svolgere gli esami di Stato: "La gioia e l’amore per la vita di Luca hanno contagiato tutti. Ringraziamo il Signore per avercelo donato anche se per poco".

Poi ha preso parola un’insegnante del liceo Scientifico: "Luca, ti diciamo ciao e non addio. Tu non eri ma sei parte della nostra vita e della nostra storia. Ti vogliamo bene".

Tutti piangevano a dirotto quando anche il fratellino ha voluto salutare Luca: " Ti ho sempre amato, hai lasciato un vuoto incolmabile nei nostri cuori. Ci mancherai".

Poi il lungo corteo ha sfilato verso il cimitero per il rito delle condoglianze che è proseguito fino al tardo pomeriggio.

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