Professionisti che hanno agito dopo sopralluoghi fatti da terze persone nei giorni precedenti e che con tutta probabilità hanno rubato su commissione.

Questo l'identikit, tracciato dal questore di Venezia Vito Gagliardi, dei ladri protagonisti del clamoroso colpo di ieri a Palazzo Ducale, nell'ultimo giorno della mostra della collezione Al Thani: il bottino ora è stato quantificato, due orecchini e una spilla di diamanti del valore di tre milioni di euro.

I ladri sono entrati come normali visitatori, spiega Il Gazzettino, senza arnesi da scasso: è bastato forzare un po' la teca per alzarla e infilarci la mano dentro per sottrarre i gioielli. Hanno lasciato dentro una vistosa collana, forse volevano far credere - a un primo colpo d'occhio - che dalla teca non mancasse nulla.

La posizione di due sospetti - uno sulla quarantina, uno sulla sessantina - inquadrati dalle telecamere è al vaglio degli inquirenti.

"L'allarme - ha spiegato il questore - è scattato, ma i ladri hanno potuto fare in modo che scattasse in ritardo, permettendo loro di uscire indisturbati: siamo di fronte a dei professionisti che si sono fatti beffe di altissimi livelli di sicurezza".

(Unioneonline/L)

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