Quella che la televisione pubblica iraniana ha mandato in onda nelle scorse ore, con protagonista Ahmadreza Djalali, il medico condannato a morte a ottobre con l'accusa di spionaggio a favore di Israele durante i colloqui sul nucleare tra Teheran e il gruppo dei 5+1, è stata considerata come la confessione definitiva dei propri reati.

Un discorso racchiuso in un video lungo oltre 15 minuti e preparato dall'intelligence iraniana, in cui Djalali afferma di aver lavorato per un'agenzia straniera mentre si trovava in Europa per motivi di studio.

Accusato di essere un ''traditore'', nel filmato il medico dice di aver dato informazioni ad agenti d'intelligence stranieri su due scienziati nucleari iraniani, Majid Shahriari e Masoud Alimohammadi.

I due sono stati uccisi a Teheran tra il 2010 e il 2012.

L'Iran ha accusato il Mossad e la Cia di aver ordinato gli assassini.

Djalali era docente all'Università belga di Vrije quando è stato arrestato durante un viaggio in Iran nell'aprile 2016.

È stato accusato di aver consegnato informazioni al Mossad israeliano durante i negoziati che hanno portato all'accordo nucleare iraniano con le potenze mondiali nel 2015.

(Unioneonline/m.c.)
© Riproduzione riservata