"È il momento di riconoscere ufficialmente Gerusalemme come capitale di Israele, è l'inizio di un nuovo approccio al conflitto israelo-palestinese. Israele ha il diritto a scegliere la propria capitale".

L'atteso annnuncio del presidente degli Stati Uniti Donald Trump è arrivato oggi durante il suo discorso alla Casa Bianca.

The Donald ha riferito di aver dato già istruzioni per spostare l'ambasciata Usa da Tel Aviv a Gerusalemme che, ha aggiunto, "deve restare aperta a cristiani, musulmani ed ebrei".

Operazioni che, ha aggiunto, inizieranno "immediatamente".

Ha poi parlato del nuovo approccio degli Usa per assicurare la pace in Medio Oriente e arrivare alla soluzione dei due Stati: "Non possiamo risolvere la questione mediorientale con il vecchio approccio, ne serve uno nuovo. Vogliamo un accordo di pace che sia un grande accordo per gli israeliani e i palestinesi. Non si può continuare con formule fallimentari. La scelta di oggi su Gerusalemme è necessaria per la pace", ha affermato Trump.

La decisione del presidente americano dà seguito alla legge statunitense che risale al 1995, secondo cui Gerusalemme veniva riconosciuta come capitale di Israele, ma che finora era stato rinviata dai suoi predecessori alla Casa Bianca, proprio per l'importanza storica di tale affermazione.

Il premier israeliano Benyamin Netanyahu ha commentato con soddisfazione la scelta degli Stati Uniti parlando di "una pietra miliare, un atto giusto e coraggioso, un passo verso la pace" e di un "giorno storico".

Dopo il discorso di Trump, anche il primo ministro Paolo Gentiloni ha lanciato un tweet sulla questione mediorientale: "#Gerusalemme città santa, unica al mondo. Il suo futuro va definito nell'ambito del processo di pace basato sui due Stati, Israele e Palestina".

HAMAS: LA DECISIONE DI TRUMP "APRE LE PORTE DELL'INFERNO" - Hamas ha affermato che la decisione di Trump di riconoscere Gerusalemme capitale d'Israele apre "le porte dell'inferno".

Nei giorni scorsi il gruppo palestinese aveva minacciato una nuova intifada qualora il presidente americano avesse confermato la sua intenzione di trasferire l'ambasciata americana a Gerusalemme.

IL PAPA: "CONSERVATE LO STATUS QUO" - Sulla questione nelle scorse ore era intervenuto anche Papa Francesco.

"Il mio pensiero - ha detto il pontefice durante l'udienza generale - va a Gerusalemme. Al riguardo, non posso tacere la mia profonda preoccupazione per la situazione che si è creata negli ultimi giorni e, nello stesso tempo, rivolgere un accorato appello affinché sia impegno di tutti rispettare lo status quo della città, in conformità con le pertinenti Risoluzioni delle Nazioni Unite".

(Redazione Online/F)

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