Non sanno più a quali santi rivolgersi. Sanno però, ne sono proprio certi, che il loro muro sarà ancora una volta abbattuto. Esattamente come martedì sera, quando una Golf Volkswagen e una Smart si sono urtate violentemente e quest'ultima è poi finita dritta sulla recinzione che separa i parcheggi dell'Ld discount di via Mercalli dalla strada.

Il titolare del centro commerciale ieri mattina era indaffarato a compilare l'ennesimo documento per chiedere il risarcimento all'assicurazione. L'ha fatto altre volte. Nel marzo del 2016 e nel luglio dello stesso anno.

"E altre due volte delle quali non ricordo più la data - sbotta Ignazio Mereu - Qui si corre sin troppo e si arriva all'altezza della curva con una velocità eccessiva. Facile sbandare ed è altrettanto facile finire sulla nostra recinzione".

I PRECEDENTI - È stato ribattezzato il "muro del pianto" perché ha già conosciuto diversi feriti (come il proprietario della Smart finito in ospedale): se non si corre ai ripari diventare in qualche modo "responsabile" di incidenti gravi, se non tragedie.

Perché oltre i mattoni e la ringhiera ci sono l'area di sosta del discount e le macchine parcheggiate dei clienti, dunque persone che lì si recano per fare la spesa. Il 30 marzo 2016 era stato il conducente cinquantunenne di un Fiat Ducato a perdere il controllo, urtare la Peugeot 208 guidata da un 45enne e poi finire la sua corsa contro il muro.

Mentre il 6 luglio sempre dell'anno scorso un 28enne di Tortolì, alla guida di una Golf, non si accorse dell'arrivo sulla corsia di sinistra di un'altra vettura, una Peugeot 307. Dinamica uguale alle altre: urto tra le vetture e poi dritti, questa volta entrambi, contro il muro.

L'UTILIZZO - "La corsia di sinistra di via Mercalli che ha un ruolo preciso, cioè accogliere le auto che devono svoltare verso il viale Marconi, viene di fatto utilizzata come corsia di accelerazione e di sorpasso. Così facendo si arriva in curva troppo veloci e a pagarne le conseguenze, finora, siamo stati noi, che periodicamente dobbiamo mettere mano al portafoglio per tirar su la parte di muro abbattuta", spiega Ignazio Mereu.

L'AUTOVELOX - Insomma, questo tratto di strada che costeggia il canale di Terramaini e corre parallelo al viale Marconi di incidenti, muro o non muro, ne sta registrando parecchi. "Diciamo che sono all'ordine del giorno", avverte Mereu.

Tutti legati all'alta velocità. Anche per questo da tempo la Polizia municipale ha inserito la strada arginale Terramaini tra le strade ad alto rischio scegliendola per la sistemazione dell'autovelox insieme a viale Poetto, Statale 131, Lungosaline e Asse mediano.

Andrea Piras

L'ULTIMO INCIDENTE:

© Riproduzione riservata