Segreti fiscali del governo venduti per 220mila euro.

Nel mirino delle accuse una componente della segreteria del ministero dell'Economia, Susanna Masi, che avrebbe passato importanti informazioni al colosso della consulenza legale tributaria Ernst & Young.

Lo scrive il Corriere della Sera.

La Masi, ex professionista del gruppo, è entrata nella segreteria tecnica del ministero ai tempi del governo Monti, a fine 2012, poi è divenuta consigliere in materia fiscale dell'ex ministro dell'Economia Fabrizio Saccomanni (nel governo Letta) e dell'attuale, Pier Carlo Padoan (nel governo Renzi).

Nel 2015 è stata nominata tra i cinque consiglieri di amministrazione di Equitalia.

LE INDAGINI - L'ipotesi di reato contestata dalla Procura di Milano è di "rivelazione di segreto d’ufficio" e "false attestazioni sulle qualità personale per non avere dichiarato il proprio conflitto d’interessi".

L'esperta, in particolare, avrebbe diffuso notizie "relative alla proposta di introduzione di una tassa europea sulle transazioni finanziarie": molto preziose per la società per "offrire ai grossi clienti servizi di ottimizzazione fiscale già parametrati sulle norme in divenire". In più si sarebbe resa disponibile a "proporre modifiche alla normativa fiscale interna" "a vantaggio di Ernst & Young".

Accusati di "corruzione" anche Ernst & Young come società e il suo rappresentante italiano, Marco Ragusa.

Il passaggio, secondo il quotidiano, è avvenuto dal 2013 al 2015 e sarebbe costato alla società 220mila euro, che la Masi riceveva in normali bonifici bancari.

(Redazione Online/D)
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