"Onorato non l'ho mai visto e mai conosciuto". Così la scrittrice Michela Murgia ha ribadito in Tribunale di non aver mai avuto rapporti con Vincenzo Onorato, patron di Moby e poi anche di Tirrenia, nel processo nato dalla sua querela contro l'ex governatore della Sardegna, Ugo Cappellacci.

Durante la campagna delle regionali 2014, quando la scrittrice di Cabras era candidata alla guida di una coalizione indipendentista, l'allora candidato del centrodestra la accusò di aver incassato dei contributi dall'armatore.

Michela Murgia, assistita dall'avvocato Rita Tolu, aveva querelato Cappallacci e la stessa cosa aveva fatto anche Onorato, affiancato dal legale Luigi Concas.

Davanti al giudice Giampiero Sanna oggi la scrittrice sarda ha ricordato quelle accuse, sostenendo anche che abbiano influito pesantemente anche sull'andamento della campagna elettorale. Cappellacci - difeso dall'avvocato Guido Manca Bitti - è accusato di diffamazione e la prossima udienza è stata fissata per il 20 marzo.
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