Trent'anni di carcere per aver pestato e poi bruciato viva la moglie. Il tribunale di Sassari ha condannato questa mattina Nicola Amadu, 68 anni, di Sassari, per uxoricidio.

Prima l'aveva pestata a sangue, con calci e pugni, poi ne aveva cosparso il corpo e i vestiti di benzina e le aveva dato fuoco. Era morta così, nel novembre 2016, la 66enne Angela Doppiu, nella villetta degli orrori in località Lu Trunconi, immediata periferia di Sassari. L'allarme era scattato intorno alle 21 quando l'uomo, subito dopo aver ucciso la moglie, aveva telefonato col cellulare ai carabinieri. "Ho ucciso mia moglie", aveva detto il pensionato, fornendo pure le coordinate per essere raggiunto in fretta dagli investigatori.

La stessa telefonata, poco prima, era arrivata pure a uno dei figli che abita a breve distanza dalla coppia di coniugi.

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