Via libera definitivo della Camera - con 357 voti a favore, 46 contrari, 15 astenuti - al legge sul whistleblowing (letteralmente "la soffiata"), il testo che rafforza in chiave anticorruzione la tutela di chi segnala illeciti nella Pubblica amministrazione e nelle imprese private.

La nuova legge integra e amplia l'attuale disciplina prevista dalla legge Severino: da un lato implementa la norma già vigente per gli impiegati pubblici includendo gli enti pubblici economici e gli enti di diritto privato sotto controllo pubblico, dall'altro allarga la tutela al settore privato inserendo specifici obblighi a carico delle

società nei modelli organizzativi previsti dalla 231.

LA TUTELA - In base alle norme, il dipendente che segnala ai responsabili anticorruzione, all'Anac o ai magistrati ordinari e contabili illeciti che abbia conosciuto in ragione del rapporto di lavoro non potrà essere sanzionato, demansionato, licenziato, trasferito o sottoposto ad altre misure ritorsive. L'onere della prova, inoltre, è "invertito", ovvero spetta all'ente dimostrare l'estraneità della misura adottata rispetto alla segnalazione.

Ancora, in base alle legge sarà vietato rivelare l'identità del whistleblower, ma non sono ammesse segnalazioni anonime.

(Redazione Online/l.f.)

COME FUNZIONA - VIDEO:

© Riproduzione riservata