Dopo Hollywood tocca al mondo accademico essere scosso dal terremoto degli scandali sessuali.

Non stiamo parlando di un’università qualunque, ma della prestigiosissima Oxford, dove il ben noto studioso islamista Tariq Ramadan è stato sospeso dopo esser stato accusato da sei donne di stupri e molestie commessi in vari paesi europei.

Immediatamente sospeso dall’ateneo inglese, dove insegnava studi islamici, il 55enne nato a Ginevra e nipote del fondatore dei Fratelli Musulmani, è da sempre una figura che divide l’opinione pubblica, e non solo quella britannica: osannato dalla comunità musulmana, attaccato da altri per un atteggiamento troppo “morbido” verso l’estremismo islamico.

Ora però si tratta di accuse ben più gravi, che vanno dallo stupro alle minacce, e le testimonianze delle vittime descrivono in modo uniforme un uomo violento, manipolatore e bugiardo.

All’attualissimo tema delle molestie contro le donne, nel caso di Ramadan si aggiunge il fatto che sia musulmano, e la questione religiosa diventa centrale nel dibattito mediatico sul caso.

Sul caso si è gettato anche il discusso giornale francese Charlie Hebdo, attirandosi ancora una volta minacce di morte di stampo estremista per una copertina oscena dedicata proprio a Tariq Ramadan.

(Redazione Online/b.m.)
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