Dopo Mosul e Raqqa, lo Stato Islamico perde anche la sua enclave nelle Filippine, a Marawi.

È durata cinque mesi la guerra liberazione dagli jihadisti di quest'area a sud del Paese, ed è costata la vita a più di mille persone.

Già martedì scorso il presidente filippino Rodrigo Duterte aveva proclamato la liberazione di Marawi, ma i combattimenti non si erano ancora conclusi.

Ora è stato ucciso anche Isnilon Hapilon, leader del Califfato che figurava nella lista dei "terroristi più ricercati" dagli Stati Uniti, e Duterte ha annunciato la fine dei combattimenti.

Guadagnandosi i complimenti del segretario della Difesa Usa, James Mattis, che in questi giorni è in tournée in Asia: "Mi complimento con l'esercito filippino per la liberazione di Marawi dall'Isis. I combattimenti erano molto duri, e credo che l'esercito filippino abbia mandato un messaggio necessario a tutti i terroristi del mondo".

(Redazione Online/L)
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