Alla sua età i colleghi, persino i più bravi, si stanno ancora laureando.

Lei invece la laurea in Giurisprudenza, che richiede cinque anni di studio, l'ha presa in tre anni e mezzo (110 e lode il voto finale). Un record che le ha permesso, a soli 24 anni, di superare l'esame di abilitazione con un punteggio altissimo (298 su 300) e diventare uno degli avvocati più giovani d'Italia: la più giovane, forse.

Ma, se qualcuno le chiede come ha fatto, risponde: "Per caso".

Si chiama Chiara Venditti, la legale da primato, ed è di Alghero. "Ho un cognome non sardo - spiega - perché la famiglia di mio padre è originaria del Lazio, ma dai miei nonni in giù abbiamo sempre vissuto in Sardegna".

Sull'Isola, dove è cresciuta, ha scoperto la passione per il diritto. Ma non subito. "Quando andavo al liceo classico, lo stesso in cui si sono conosciuti e innamorati i miei genitori, ero appassionata di filosofia. Sarà che ho avuto la fortuna di conoscere Umberto Eco".

In quale occasione?

"Si trattava di un concorso letterario tra le scuole. Eco aveva scritto la traccia (dovevamo redigere un racconto) e ha corretto quelle dei finalisti, tra cui c'ero anche io. È rimasto molto colpito dalla storia che ho scritto, e mi ha fatto i complimenti quando ho ricevuto il premio della critica. Una bellissima esperienza che per un po' di tempo mi ha fatto pensare di intraprendere alla Normale di Pisa un corso di studi umanistico. Poi però ho cambiato interessi: ho scelto di iscrivermi a Giurisprudenza a Sassari".

Perché ha deciso di restare in Sardegna?

"Ci ho pensato tanto anche perché, quando mi sono diplomata, molti dei miei compagni di scuola sono andati a studiare fuori. Ricordo che, mentre ero lì a decidere se partire o restare, sentii in tv un'intervista allo scrittore Andrea Camilleri. Diceva: 'Se tutti andiamo via, lasceremo la nostra terra a quello da cui stiamo scappando'. Così mi si è accesa una lampadina: resto".

Tornando indietro lo rifarebbe?

"Assolutamente sì, l'ateneo di Sassari è un polo di eccellenza: non per niente si sono laureati lì due presidenti della Repubblica, Antonio Segni e Francesco Cossiga".

Chiara Venditti e il rettore dell'Università di Sassari
Chiara Venditti e il rettore dell'Università di Sassari
Chiara Venditti e il rettore dell'Università di Sassari

Si è laureata in 3 anni e mezzo in un corso che dura cinque anni. Come ha fatto?

"Io direi per caso: ogni anno finivo gli esami in piano di studi e anticipavo almeno una materia dell'anno successivo. Così quando ho chiesto la tesi - in diritto societario comparato - con largo anticipo, la mia richiesta particolare è dovuta passare per il Consiglio di Facoltà. Che l'ha accettata".

Poi?

"Dopo la pratica tra Alghero e Sassari, in uno studio di diritto penale, sono stata assunta a Londra nella sede inglese di uno studio italiano: alla fine dei sei mesi, il massimo previsto all'estero per il praticantato nel nostro ordinamento, sono tornata in Italia. A Milano".

Selfie a Londra, a Piccadilly Circus
Selfie a Londra, a Piccadilly Circus
Selfie a Londra, a Piccadilly Circus

Perché proprio Milano?

"Primo perché mi ha sempre affascinato, è l'equivalente di Roma mille anni fa nell’impero romano. In secondo luogo perché per quello che voglio fare io è il posto ideale: la città delle opportunità. Diciamo che sono rimasta nell'Isola finché ne ho avuto l'occasione: poi ho dovuto intraprendere un'altra strada per seguire il mio sogno, quello di fare l'avvocato d'affari. Anche se il giudice che mi ha interrogato all'esame da avvocato mi ha suggerito di intraprendere la carriera di magistratura".

Come si è sentita di fronte a un invito simile?

"È stato il momento più bello. Dopo mesi di studio, i tre giorni di fuoco per lo scritto a dicembre, l'ansia dei risultati, la gioia a giugno e poi di nuovo immersa tra i libri a studiare per l'orale, quel complimento rivolto dal giudice mi ha davvero emozionato. Prendo in considerazione l'ipotesi di provare l'esame da magistrato, ovviamente, ma non adesso".

Con il fidanzato, Alessio, nel giorno in cui ha passato gli orali
Con il fidanzato, Alessio, nel giorno in cui ha passato gli orali
Con il fidanzato, Alessio, nel giorno in cui ha passato gli orali

È tornata in Sardegna a festeggiare?

"Certo, il weekend successivo sono andata a casa, il posto del mio cuore: per pochi giorni purtroppo. Il lunedì ero di nuovo al lavoro".

E adesso, che progetti ha?

"La strada ora è tutta in salita: spero di riuscire a realizzarmi in un grande studio, magari specializzarmi all’estero con un master in diritto societario. Parallelamente penso a costruire un futuro con il mio fidanzato Alessio, che ho conosciuto al Quirinale quando siamo stati nominati entrambi 'Alfieri del Lavoro'. Tornare in Sardegna? Mai dire mai".

Chiara e Alessio
Chiara e Alessio
Chiara e Alessio

Angelica D'Errico
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