Sulle loro teste ora gravano le accuse di rapina aggravata, ricettazione, furto aggravato e porto abusivo di arma clandestina.

Cinque persone sono state arrestate questa notte a Canosa di Puglia, in provincia di Barletta-Andria-Trani, dagli agenti della polizia.

Si tratta di Andrea Sorrenti, 20 anni, già agli arresti domiciliari, Gaetano Denichilo, 24, già detenuto per gli stessi reati, Gianfranco Sorrenti, 36 (cugino di Andrea), portati in carcere mentre altri due presunti componenti della banda, Salvatore Salminci, canosino di 25 anni, e Samanta Sorrenti, sono stati sottoposti ai domiciliari.

Sarebbero loro - secondo le accuse - i responsabili di numerose rapine, furti di auto e ricettazione di beni rubati, avvenuti a Canosa di Puglia, tra la fine dello scorso anno e i primi mesi del 2017.

Le indagini hanno anche accertato che i cinque utilizzavano radio illegali per intercettare le frequenze dei canali della polizia. Le intercettazioni hanno permesso di risalire alla banda, a capo della quale c'erano Sorrenti, Denichilo e un minorenne, già arrestato e condotto in una comunità.

Gli inquirenti hanno anche individuato il modo in cui agiva la banda: secondo gli inquirenti, rubavano un'auto o uno scooter poche ore prima del colpo e, prima di entrare in azione, partiva una telefonata a un terzo componente della banda, che essendo ai domiciliari si muoveva solo per il tempo necessario a compiere la rapina.

Quindi insieme raggiungevano l'obiettivo e, col volto coperto e a mano armata, rapinavano il negozio scelto e dopo il colpo abbandonavano il mezzo nelle campagne o gli davano fuoco.

Altri due componenti della banda si occupavano poi della ricettazione dei proventi dei furti e delle rapine.

Complessivamente, sono state contestate loro 4 rapine a mano armata in concorso, commesse in vari esercizi commerciali e distributori di benzina, 4 furti di auto, la ricettazione di un'auto rubata, e la ricettazione di merce rubata.

(Redazione Online/m.c.)
© Riproduzione riservata