Dal Cto al Santa Barbara: costretti a spostarsi da un ospedale all'altro da vivi, ma anche da morti. Perché, a Iglesias, gran parte dei reparti è ormai nel presidio di via Cattaneo, ma qualcosa ancora è in quello di via San Leonardo: camera mortuaria compresa.

Ciò comporta che i pazienti deceduti al Cto vengano caricati su una normale ambulanza (non di quelle usate per il soccorso) e siano trasferiti nell'obitorio dell'altro ospedale. Il tutto avviene in violazione delle procedure per il trasporto della salma, stabilite dai regolamenti nazionale e comunale di polizia mortuaria. Quanto accade a Iglesias - ormai da alcuni anni - si evince anche dalle ripetute lettere che il collegio "Ipasvi" (la federazione nazionale collegi infermieri professionali, assistenti sanitari, vigilatrici d'infanzia) di Carbonia-Iglesias ha inviato, prima al commissario straordinario della Asl, poi al direttore generale dell'Ats, alla responsabile dell'Assl, nonché all'assessore regionale alla Sanità e al sindaco di Iglesias. Lettere rimaste, finora, senza risposta.

Sorte analoga è capitata a L'Unione Sarda, che ha cercato di avere chiarimenti dalla direzione dell'Assl e dal sindaco di Iglesias. Eppure il contenuto delle lettere del collegio degli infermieri è di una certa rilevanza e mette in evidenza la gravità della situazione sotto diversi profili: etici e deontologici, di igiene pubblica, medico legali e amministrativi. "Abbiamo ritenuto doveroso segnalare quanto accade da anni: abbiamo una deontologia da rispettare, anche nell'interesse della collettività", rimarca Graziano Lebiu, presidente del collegio di Carbonia-Iglesias. È stato lui a firmare, per conto della categoria, le numerose lettere inviate a vertici dell'Assl, Regione e Comune.

LA RISPOSTA DELLA ASSL - In tarda serata Maddalena Giua, contattata da L'Unione Sarda, ha fatto sapere attraverso l'addetta stampa: "La mancanza delle camere mortuarie al Cto rappresenta senza dubbio una situazione anomala, che verrà superata entro la metà del prossimo anno. I lavori sono già appaltati e fanno parte di un capitolato da 4 milioni che prevede una serie di opere di ristrutturazione del presidio Cto. La direzione (data la grave carenza) ha deciso di dare assoluta precedenza ai lavori per la realizzazione delle camere mortuarie, che partiranno a breve".

Cinzia Simbula
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