Oltre 230 strutture ricettive sono state passate al setaccio nella provincia di Nuoro nell'ambito di approfondimenti sull'abusivismo ricettivo.

Le strutture, bed and breakfast, residence e case vacanze affittate "in nero", sono state controllate dai militari delle 79 stazioni del Comando provinciale; 30 sono state sanzionate per 360mila euro complessivamente.

Le infrazioni rilevate riguardano l'assenza della licenza e di autorizzazione allo svolgimento dell'attività ricettiva, che hanno caratterizzato l'attività abusiva a danno non solo dell'immagine del territorio, "a causa dell'erogazione di servizi scadenti", spiegano i militari, ma anche delle imprese regolari, costrette a subire forme di concorrenza sleale.

238 le attività extra-alberghiere controllate, e 30 sono risultate non in regola; 11 i gestori denunciati per non aver comunicato alle autorità le generalità degli ospiti.

A questi risultati si è arrivati incrociando le informazioni presenti sulle varie banche dati in uso ai carabinieri e quelle fornite dai Comuni a quelle relative alle strutture presenti su vari siti internet e social network.

I militari hanno quindi acquisito i numeri di stanze, i prezzi praticati, e le recensioni (prove dirette dell'attività turistica) procedendo poi al controllo.

"Chi affitta il proprio appartamento 'in nero' ai turisti - chiariscono i carabinieri - non solo evade le tasse e le imposte o arreca un danno economico alle strutture regolari, ma al contempo non permette agli organi di polizia di identificare le persone che vengono ospitate in città, come invece fanno tutte le strutture regolari".

(Redazione Online/s.s.)
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