Mentre prosegue e sta per terminare il lavoro di soffocamento del rogo sul terreno che, da mesi, brucia all'interno dello stagno di Molentargius sprigionando nell'aria sostanze pericolose per la salute dell'uomo e degli animali, quanto accade nell'oasi ambientale in territorio quartese è ora all'attenzione della magistratura.

L'esposto dell'associazione ambientalista Gruppo di intervento giuridico, quello presentato dal gruppo "No diossina" attraverso l'avvocato Renato Chiesa, e il risultato dei primi accertamenti svolti dalla stazione forestale di Cagliari sono stati consegnati alla procuratrice Maria Alessandra Pelagatti martedì.

Il magistrato inquirente ha preso gli incartamenti e deciso di affidare l'incarico al sostituto Enrico Lussu, il quale a sua volta ha cominciato a studiarne il contenuto per valutare cosa fare.

Al momento non è ancora stato aperto un fascicolo penale, ma la situazione potrebbe cambiare nei prossimi giorni.

DENTRO IL CANTIERE:

VIAGGIO NELL'AREA COINVOLTA:

LA RIUNIONE DEL COC:

IL CASO:

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