Un'offerta formativa variegata, dove spiccano un nuovo corso di laurea e due freschi indirizzi di specializzazione. Quindi, numeri che confortano: 700 studenti; 230 matricole nel 2016; 160 nuovi iscritti, al momento. "Dopo l'incremento del 30 per cento dello scorso anno, prosegue la tendenza positiva", afferma Fabrizio Mureddu, commissario del Consorzio per la promozione degli studi universitari. "Le continue immatricolazioni, fanno ben sperare: c'è tempo fino al 17 ottobre per scegliere i nostri corsi".

AREA AGROFORESTALE - Area agro-forestale e ambientale, area giuridica, professioni sanitarie. Con queste premesse Nuoro accontenta un numero sempre maggiore di studenti. Merito di corsi di laurea esclusivi, attivati in Barbagia dalle Università di Cagliari e Sassari. La laurea di primo livello in Scienze forestali e ambientali rappresenta un imprescindibile tassello. Durata triennale, accesso libero. Poi, tre specializzazioni: Progettazione e gestione sostenibile; Produzioni sostenibili; Protezione civile.

AREA GIURIDICA - Dal mondo delle campagne alle professioni legali il passo è breve. Ecco il corso in Scienze dei servizi giuridici. Assai richiesto dagli studenti, sfoggia una triplice veste che strizza l'occhio all'impresa, all'amministrazione, all'ambiente e al patrimonio culturale. Presente pure la laurea magistrale a ciclo unico in Giurisprudenza (quinquennale e in videoconferenza). Infine, Infermieristica: corso triennale a numero programmato.

GLI STUDENTI - Nuoro si fa largo: l'università vicino a casa piace. "Una città tranquilla, perfetta per studiare", spiega Marco Piroddi, universitario di Loceri. "La mia famiglia ha un'azienda agricola: era la logica scelta", dice Antonio Marras, giovane di Sorgono . "Materie interessanti e ottima organizzazione", invece, rincara Giovanni Pistis, studente di Lanusei.

IL RILANCIO - Il centro Sardegna non indietreggia. "L'Università di Sassari investe su Nuoro", spiega Gabriella Ferranti, presidente del corso di laurea in Scienze dei servizi giuridici. "Il rilancio dell'entroterra poggia sull'istruzione", prosegue Fabrizio Mureddu. "Badiamo molto al territorio e alle sue esigenze produttive", rimarca il docente Ignazio Floris. Il nuovo anno accademico promette bene.

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