Lucio M., fidanzato reo confesso dell'omicidio della 16enne Noemi Durini a Specchia, in Salento, è stato trasferito temporaneamente in un istituto protetto per minori a Bari, ma probabilmente la sua destinazione finale sarà la Sardegna.

Lo rivelano alcune indiscrezioni di stampa.

Il 17enne di Alessano, in provincia di Lecce, è accusato di omicidio volontario premeditato aggravato dalla crudeltà e da futili motivi.

Ieri la gip Ada Colluto, convalidando il fermo, ha disposto il trasferimento, sposando l'impostazione della pm Anna Carbonara.

Intanto il ragazzo si è avvalso della facoltà di non rispondere nell'interrogatorio davanti al gip di sabato.

È prevista per domani l'autopsia sul corpo di Noemi. Successivamente si svolgeranno i funerali: per quella giornata il sindaco di Specchia Rocco Pagliara ha proclamato il lutto cittadino.

Mentre gli inquirenti continuano le indagini, a Montesardo, la frazione di Alessano dove viveva il giovane la tensione resta alle stelle: ieri sono state lanciate tre bombe molotov contro l'abitazione dei genitori, che in quel momento si trovavano in casa e hanno dato l'allarme ai carabinieri. UN TESTIMONE: "C'ERA UN'ALTRA AUTO" - A proposito del caso, la trasmissione "Quarto Grado" ha raccolto la testimonianza di un uomo che, nella notte dell'omicidio, avrebbe visto un'altra automobile vicino al campo sportivo.

"Quella notte percorrevo quella strada. C’era appostato questo ragazzo alle ore 3 e mezza di notte a bordo di una 500 bianca. Stava da solo in macchina. Andando verso l’incrocio sulla destra vedo sfrecciare una Seat davanti a me, Ibiza verdone vecchio modello", ha dichiarato il testimone.

IL PARROCO DI SPECCHIA: "NESSUNA VENDETTA" - "Stiamo vivendo giorni terribili: la tragedia che ha colpito la nostra comunità ci chiama a una prova dura e difficile".

Con queste parole ieri durante la messa il parroco di Specchia don Antonio De Giorgi ha parlato ieri dell'uccisione della ragazza.

"Invito tutti i cittadini a mantenere la calma e il controllo delle parole e delle azioni, e a non commettere gesti di cui potrebbero pentirsi", ha aggiunto.

"Non è con la vendetta che si ottiene giustizia per la povera Noemi. La rabbia è tanta, ed è comprensibile", ha concluso.

(Redazione Online/F)

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