A Julian Assange andrebbe l'immunità, a Donald Trump le prove che potrebbero dimostrare che non è stata la Russia ad influenzare le elezioni 2016 usando Wikileaks.

È questo l'accordo offerto alla Casa Bianca e reso noto dall Wall Street Journal.

Il quotidiano americano ha parlato dell'incontro telefonico - avvenuto mercoledì scorso - tra Dana Rohrabacher, il deputato repubblicano notoriamente vicino alla Russia che nei mesi scorsi ha incontrato Assange nell'ambasciata dell'Ecuador a Londra dove è rifugiato, e il capo dello staff di Donald Trump, John Kelly, per illustrare i termini di questo eventuale patto.

Secondo quanto riporta il Wall Street, Rohrabacher ha prospettato a Kelly un piano che prevede la consegna alla Casa Bianca da parte di Assange di un drive di computer per l'archiviazione dati che conterrebbero appunto le prove che "scagionerebbero" Mosca.

"Senza la consegna di queste prove, ovviamente non otterrebbe nulla", avrebbe detto il repubblicano, riferendosi al fondatore di Wikileaks.

(Redazione Online/s.a)

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