Parcheggi che spariscono per giorni, cartelli di divieti di sosta in ogni angolo della città: è il "prezzo" che i cagliaritani stanno pagando per la posa dei cavi per la fibra ottica da parte di Open Fiber.

Certo, a marzo Cagliari sarà una città all'avanguardia nelle infrastrutture digitali: l'ottanta per cento delle abitazioni e degli uffici potrà contare su cavi da un gigabyte al secondo. Ma ora si pagano i disagi.

In alcune strade i parcheggi spariscono per tre, quattro giorni, in alcuni casi una settimana.

"Stiamo cercando di limitare i disagi", spiegano da Open Fiber, "ma è anche normale che certi interventi siano impattanti".

Gli automobilisti e i residenti delle zone interessate ai lavori si lamentano. Ma, tutto sommato, non hanno pagato dazio.

"Le auto in divieto di sosta", rassicurano dal Comune, "vengono rimosse solo quando impediscono lo svolgimento dei lavori".

Ma, prima che arrivi il carro attrezzi, si cercano soluzioni amichevoli. "Capita che gli operai", riprendono da Open Fibra, "cerchino direttamente il proprietario in modo che sia lui a spostare l'auto".

Impossibile non avere disagi: sinora sono stati piazzati circa 110 chilometri di cavi di fibra ottica.

A marzo prossimo, quando l'intervento dovrà essere terminato, si arriverà a circa 250 chilometri. Un'opera mastodontica che, in questi mesi, sta impegnando dodici aziende e circa 350 lavoratori.
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