I roghi a Maria Pia? "Gesti a sfondo omofobo".

Dopo l'allarme per gli inneschi incendiari scovati, dai barracelli, nel cuore della pineta, più di una persona ha voluto collegare la minaccia delle fiamme, con la presenza, nel litorale, di diversi bagnanti omosessuali.

I duecento metri di arenile tra lo Chalet e l'ex Villa Segni, infatti, sono segnalati in rete come spiaggia "gay friendly".

Sul portale turismogay.it, nella sezione dedicata alla Sardegna, si danno suggerimenti anche su dove andare al mare, da Nord a Sud dell'isola.

Ad Alghero i posti giusti sarebbero i tratti terminali di Porto Ferro e Maria Pia. "È vero, nei siti per 'vacanze gay' c'è anche quel pezzetto di Maria Pia", conferma Francesco Ceravola, commerciante e frequentatore della spiaggia.

"Si tratta di informazioni che girano in rete, per agevolare i turisti omosessuali a trovare dei posti tranquilli, dove gli incontri sono più facili" e dove, al contrario, è più difficile imbattersi nell'intolleranza. "Ma è indubbio - continua - che qui, soprattutto nel fine settimana, ci siano anche tante famiglie con bambini e non c'è mai stato alcun motivo di attrito con la comunità gay".

IPOTESI - Di certo, però, c'è qualcuno che si sta divertendo a disseminare trappole incendiarie tra i cespugli e le piante di ginepro. Garze imbevute di liquido infiammabile sono state rinvenute tra la cenere dei due o tre roghi scoppiati a cavallo di ferragosto e subito spenti dagli uomini del corpo forestale. La compagnia barracellare tiene alto il livello di allarme. "Dietro i ripetuti tentativi di appiccare gli incendi in questo tratto molto ristretto del litorale algherese c'è un disegno ben preciso", commenta Riccardo Paddeu, comandante dei barracelli di Alghero. "Ciò che spinge queste persone ad accanirsi contro questo luogo è tuttora ignoto. Singolare è che venga colpita sempre e soltanto un'area di 200 metri quadrati. Noi continueremo con le perlustrazioni, in divisa e in borghese. La zona è controllata molto bene anche dal corpo forestale con il quale collaboriamo".

L'assessore Ornella Piras, intanto, non vuole credere che nella "aperta e accogliente città di Alghero" ci possa essere qualcuno che tenta di appiccare il fuoco mosso da sentimenti di omofobia. "Non lo posso nemmeno immaginare - ammette - ma in ogni caso i controlli saranno al massimo, perché nella nostra città turistica tutti si devono sentire al sicuro".

Caterina Fiori

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