Davanti un muro di rocce. Intorno il buio. E ora la rabbia. Almeno qui, nel vecchio borgo di Sant'Elia come nei casermoni venuti su negli anni Settanta. Chi al canaletto fa riposare la propria barca un fanale sul molo del porticciolo lo chiede da anni. Da una vita. Da quando quel braccio di rocce era stato costruito per fermare le onde dello scirocco, del levante, del grecale. Dei venti dei quadranti orientali che sanno disturbare, condizionandolo, ingresso e uscita delle imbarcazioni dal piccolo, modesto approdo di Sant'Elia.

"Storia annunciata e ora tragicamente scritta". La verità rimbalza di bocca in bocca, dalla Casa bianca dei pescatori al ponticello che sovrasta il canale. Sono donne battagliere, le donne di Sant'Elia. "Ora ci dicano di chi sono le colpe di questa tragedia, magari adesso che c'è scappato il morto si decideranno a piazzarla una luce", spara a zero Francesca Feboli. "Da quando è stato realizzato questo porticciolo e soprattutto il molo nessuno ha mai pensato di mettere un segnale luminoso. Lo stesso canaletto è da sempre al buio, eppure i pescatori escono e rientrano anche la notte. Qui la sicurezza è facoltativa", commenta con rabbia Rita De Agostini, una delle donne del comitato "Sant'Elia viva".

Ma sono i pescatori i primi a denunciare i pericoli di questo approdo senza faro. "I rischi sono tanti, per noi che abbiamo qui le barche e per chi naviga dopo il tramonto lungo costa. Non è certo la prima volta che avviene un incidente da queste parti, adesso abbiamo anche un morto. Capiterà ancora se chi deve non provvede a piazzare almeno un fanale in testa al pennello". Fuori dalla Casa bianca di Sant'Elia il sole picchia duro. Molti pescatori sono usciti di buon'ora per tirar su i tramagli. Altri hanno già ripulito le reti e aspettano il pomeriggio per raggiungere le zone dove caleranno ancora una volta gli attrezzi.

Michele Putzu non ha voglia di polemiche. Almeno ora. Ma quella luce che non c'è non gli dà pace. "Era buio pesto, lo è sempre. In quel buio mio figlio è morto". Lo dice a bassa voce ma vorrebbe gridare. Come gli altri uomini di mare del vecchio borgo che da venti, trent'anni si sono asciugati la bocca, tante sono le richieste ad alta voce che hanno fatto per poter disporre di un canale sicuro.

Il muro di pietra è lì. Lo indicano da queste parti come fosse un pericolo incombente. L'altra notte, per Giovanni e Nicola, lo è stato davvero.

Andrea Piras

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