Sono tre i giovani ceceni arrestati per l'omicidio di Niccolò Ciatti, il 22enne di Scandicci (Firenze), pestato a morte fuori da una discoteca a Lloret de Mar, vicino a Barcellona.

Il giovane è morto ieri pomeriggio, dopo essere stato aggredito nella notte tra l'11 e il 12 agosto.

Gli inquirenti intanto stanno cercando di ricostruire la dinamica dei fatti anche grazie alle immagini delle telecamere di sorveglianza.

Gli amici della vittima hanno evidenziato la furia violenta dei tre aggressori, di 20, 24 e 26 anni, spiegando che "sembravano esperti di arti marziali".

La salma del giovane si trova ora all'ospedale di Girona, in attesa dell'autopsia.

Lunedì i tre indagati dovranno presentarsi davanti a un magistrato.

LE PAROLE DELLA FIDANZATA - "Per me Niccolò è come l'ossigeno, senza mi sento soffocare. Mi ha dato l'anima. Non il cuore, non l'amore: troppo di più. Tutti devono sapere quanto ci amavamo. Sapere cos'era per me e cos'ero per lui".

Ha scritto così, sul suo profilo Instagram, Ilaria, 20 anni, la fidanzata di Niccolò.

Ilaria, appena ha saputo la notizia è volata in Spagna dove ha raggiunto i genitori del fidanzato.

"Era il mio gigante buono, dovevamo andare a vivere insieme a settembre", ha poi raccontato. "Il programma era che venisse lui da me alla fine della vacanza in Costa Brava, invece sono dovuta correre io qua. Avevamo in programma le vacanze, dovevamo partire oggi".

L'IMPEGNO DELLA FARNESINA - "La Farnesina e il Consolato Generale d'Italia a Barcellona stanno seguendo sin dall'inizio il caso con la massima attenzione", ha fatto sapere il ministero degli Esteri, aggiungendo che "il Consolato, che sta prestando alla famiglia ogni possibile assistenza, è in contatto con le autorità locali e al momento sono in corso accertamenti volti a chiarire la dinamica dei fatti".

DISCOTECA CHIUSA - Intanto il consiglio comunale di Lloret de Mar ha deciso di chiudere "in via cautelare" la discoteca che è stata teatro dell'efferato pestaggio. Rappresentanti del consiglio comunale, funzionari locali e agenti della polizia autonoma catalana in mattinata hanno effettuato un sopralluogo per verificare che il protocollo di sicurezza abbia funzionato correttamente.

(Redazione Online/F)

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