Non si placano le tensioni in Venezuela.

Un gruppo di uomini in divisa militare ha annunciato questa mattina la sollevazione nella città di Valencia, "per ripristinare la democrazia nel Paese".

David Carabobo è il nome dell'operazione, Juan Caguaripano ne è il comandante, che ha annunciato: "Ci dichiariamo in legittima ribellione, uniti più che mai al coraggioso popolo del Venezuela, per disconoscere la tirannia assassina di Nicolas Maduro: questo non è un colpo di stato, è un'azione civica e militare per ripristinare l'ordine costituzionale, per salvare il Paese dalla totale distruzione e fermare gli omicidi dei nostri giovani e familiari".

Alle spalle del comandante si vedono una ventina di uomini in divisa militare, l'obiettivo è prendere la Brigata 41 Blindada di Valencia, nota come Fuerte Paramacay.

"Esigiamo la formazione di un governo di transizione ed elezioni generali libere", scandisce Caguaripano, che secondo i media venezuelani è ricercato dal 2014 per aver appoggiato un gruppo dissidente.

Immediato l'intervento dei militari chavisti: ci sarebbero stati diversi arresti e nel paese ci sono scene di guerriglia, con diversi testimoni che affermano di aver sentito varie esplosioni.

Altre due vittime si aggiungono al lungo elenco, sono oltre 120 da quando, ad aprile, sono cominciate le proteste di piazza contro il governo Maduro.

Il deputato chavista Diosdado Cabello ha fatto sapere che un tentativo di "attacco terroristico" è stato messo sotto controllo.

"Un gruppo di terroristi è entrato nel Fuerte Paramacay, a Valencia, e varie persone sono state arrestate", ha scritto su Twitter.

(Redazione Online/L)

L'ANNUNCIO DEI RIBELLI - VIDEO

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