Solo a tarda notte sono state spente le fiamme a Sili, frazione di Oristano, e a Santa Giusta, dopo altre due ore di intenso lavoro.

Forestale, vigili del fuoco e Forestas sono tornati in azione alle 20, quando le fiamme hanno ripreso a bruciare in altri due diverse zone dei due centri abitati.

A Sili il fuoco si è propagato nella zona della Maddalena, quasi all'ingresso della frazione, minacciando alcune abitazione e gli orti della zona.

Quasi nella stessa zona ha ripreso a bruciare nella zona a sud di Santa Giusta, a ridosso dell'oasi di Mari 'e Pauli, dove sono intervenuti anche gli elicotteri.

In questo caso la colonna di fumo provocata dalla combustione della vegetazione umida era visibile a chilometri di distanza da Oristano.

Il vento che ha soffiato per tutto il giorno ha trasportato nel capoluogo anche la cenere dei devastanti incendi.

Il calore provocato dai roghi ha accentuato ancora di più la temperatura che ieri ha superato più volte anche i 42 gradi.

Il bilancio dei danni provocati dai devastanti roghi verrà predisposto forse già oggi.

Secondo una prima stima nell'Oristanese si parla di oltre 200 ettari di territorio percorsi dal fuoco.

Oltre a Santa Giusta, Sili, gli incendi sono stati spenti a Terralba, Uras, Marrubiu, Zerfaliu e Abbasanta.

Il sindaco di Oristano Andrea Lutzu, ha voluto assistere personalmente alle operazioni di spegnimento degli incendi che hanno minacciato la frazione di Sili.

Ha ringraziato l'apparato antincendio e i numerosi volontari per il grande lavoro svolto. Gli agenti del nucleo operativo della forestale ieri erano impegnati per tutta la giornata per fare luce sulle cause di questi devastanti incendi.

Le squadre dei vigili del fuoco hanno lavorato incessantemente per tutta la notte per far fronte ad altri incendi che hanno interessato la periferia di Arborea, Santa Giusta è Is Arutas, dove le fiamme hanno minacciato il campeggio.

UN'IMMAGINE DEL NOSTRO LETTORE DINO ORTU (INCENDIO A MARRUBIU):

La foto inviata dal nostro lettore Dino Ortu via WhatsApp
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