Nicholas Francis, il giudice dell'Alta Corte che si è occupato del caso di Charlie Gard, ha ordinato il trasferimento del piccolo in un hospice per malati terminali dove nel giro di poche ore saranno rimossi i supporti vitali.

Scaduto il termine entro cui famiglia e ospedale potevano raggiungere un accordo sugli ultimi giorni di vita del bimbo affetto da una gravissima malattia, la sindrome da deplezione del Dna mitocondriale, la Corte ha disposto il trasferimento.

Connie e Chris Gard stanno trascorrendo accanto a Charlie gli ultimi attimi di vita del piccolo: volevano portarlo a casa ma non è stato possibile. Così, tra le due opzioni, il Great Ormond Street Hospital e l'hospice, hanno scelto il male minore.

Hanno chiesto almeno una settimana prima dello stop alle macchine che tengono in vita il figlio, che compie gli anni tra 8 giorni.

Anche questa richiesta è stata bocciata.

Intanto, il Great Ormond Street Hospital di Londra, finita la dura battaglia legale con i coniugi Gard, ci tiene a ribadire: "La priorità del nostro personale medico è stato sempre Charlie: organizzeremo il suo trasferimento in un hospice specializzato per i bambini, dove un personale preparato e compassionevole sosterrà la famiglia in questo difficilissimo momento".

"Rispettiamo sempre i pareri dei genitori - ha aggiunto l'ospedale - ma non faremo mai nulla che possa causare ai nostri pazienti sofferenze inutili e prolungate".

Infine, il rimpianto per la controversia legale con la famiglia Gard: "Siamo profondamente dispiaciuti che le profonde divergenze tra i medici di Charlie e i suoi genitori si siano dovute confrontare per un periodo così lungo in un'aula di tribunale, e ci auguriamo che la privacy della famiglia sia rispettata in un momento così devastante".

(Redazione Online/L)

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