Nei guai Sebastiano Sannitu, ex vicepresidente della Regione Sardegna, finito ai domiciliari assieme ad altre due persone. Sono tutti indagati a vario titolo per minaccia aggravata, "detenzione abusiva di munizione e materia esplodente, tentata estorsione e turbata libertà degli incanti".

Oltre a Sannitu, i carabinieri di Sassari hanno eseguito l'ordinanza nei confronti di Antonio Stefano Casu, 53 anni, e Luca Tamponi, entrambi di Berchidda, quest'ultimo avvocato del foro di Tempio.

Altre tre persone sono state deferite in stato di libertà.

Secondo i militari, che hanno svolto una complessa indagine, il gruppo sarebbe responsabile di una serie di minacce e intimidazioni ai danni di un avvocato di Sassari; l'obiettivo era quello di costringerlo a cedere un terreno agricolo da lui acquistato durante un'asta al tribunale di Tempio, e obbligarlo ad astenersi dal partecipare a un'ulteriore vendita giudiziaria in cui era stato messo all'asta un altro lotto nello stesso appezzamento.

In seguito, le indagini hanno permesso di ricostruire gli atti intimidatori relativi all'acquisto di un terreno, appartenente a Casu, oggetto di una procedura esecutiva a seguito dei debiti da lui contratti verso numerosi creditori.

Casu avrebbe quindi effettuato numerose pressioni sulla vittima - sia con telefonate sia con emissari - per minacciarla. Gli interlocutori, è emerso dalle indagini, hanno effettuato degli "inviti" diretti ad accettare le proposte di riacquisto sottocosto del terreno di Casu, sottolineando nel contempo l'opportunità di non aderire alle offerte per non "incorrere in guai seri".

La vittima, alla fine, aveva desistito e non aveva partecipato all'acquisto di ulteriori lotti di terreno messi all'asta.

Il disegno criminoso non si è però concluso per l'intervento dei carabinieri che hanno interrotto gli affari illeciti.

(Redazione Online/s.s.)
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