Un dolore difficile da raccontare. Una mamma ferita nell'anima, in pena per un figlio, Mattia Loi, colpito dalla lama di un coltello. I medici del Businco di Cagliari, domenica hanno sottoposto il diciottenne a una delicata operazione. Ha ferite al collo e al polmone, è in coma farmacologico.

È stato accoltellato a una festa, colpito alle spalle, la stessa sorte toccata a Simone Coda (19 anni), ricoverato in terapia intensiva a Lanusei, e a un altro amico minorenne, dimesso ieri dall'ospedale.

LA PAURA - Nando Loi, 49 anni, e Stefania Giaccu, 44, i genitori di Mattia, combattono la paura per mantenere viva la speranza. "È ancora presto per dire cosa accadrà, l'operazione di Mattia è stata molto delicata e stiamo sperando che i buoni risultati si stabilizzino - dichiara Nando Loi, il papà - spero che non arrivino complicazioni".

Un padre tormentato da una domanda che non lo abbandona: "Mio figlio è stato colpito alle spalle. Mi domando come sia possibile che i ragazzi accusati siano ancora in libertà".

Stefania Giaccu, madre di Mattia, è al capezzale di suo figlio, al Businco di Cagliari. "Sono preoccupata e triste ma ringrazio la Madonna delle Grazie, di cui Ilbono celebra in questi giorni la festa. Nella disgrazia di tutta questa vicenda, infatti, è un miracolo se i ragazzi sono ancora vivi. Ringrazio gli ilbonesi per tutto l'affetto che ci stanno rivolgendo, la loro vicinanza ci conforta e ci dà coraggio".

TENTATO OMICIDIO - I presunti aggressori di quella serata trasformata in un incubo sono stati identificati dai carabinieri della compagnia di Lanusei. Davide Demurtas ed Enrico Deiana, vent'anni, entrambi di Tortolì, si sono presentati spontaneamente in caserma. Hanno raccontato di essere stati a loro volta aggrediti, assistiti dall'avvocato Marcello Caddori negano ogni addebito. Sono stati iscritti nel registro degli indagati per tentato omicidio.

LA RISSA FINITA NEL SANGUE:

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