Allarme di Coldiretti per l'arrivo del caldo torrido, che andrà ad aumentare la siccità nelle campagne e nelle città, acuendo una situazione già gravissima, con le precipitazioni che in primavera sono risultate quasi il 50 per cento inferiori rispetto al periodo di riferimento, dopo un inverno particolarmente asciutto con un deficit idrico del 48 per cento.

Il tutto con danni quantificati a livello nazionale in circa 1 miliardo di euro.

Tra le regioni più colpite, la Sardegna.

"L'Italia - sottolinea la Coldiretti - è a secco e se l'Emilia Romagna ha appena richiesto al Governo lo stato di emergenza la situazione è preoccupante dal Veneto al Piemonte, dalla Lombardia alla Liguria, dalla Toscana al Lazio, dall'Umbria alla Calabria, dalla Campania alla Puglia fino in Sicilia e Sardegna".

Guardando all'Isola, secondo Coldiretti "l'assenza di piogge nella regione sta condizionando tutti i settori agricoli, con perdite nella produzione di oltre il 40%".

L'associazione avanza anche proposte per contrastare la crisi.

"L'agricoltura è l'attività economica che più di tutte le altre vive quotidianamente le conseguenze dei cambiamenti climatici, ma è anche il settore più impegnato per contrastarli", spiega il presidente Roberto Moncalvo, sottolineando che "servono interventi di manutenzione, risparmio, recupero e riciclaggio delle acque, campagne di informazione ed educazione sull'uso corretto dell'acqua, un impegno per la diffusione di sistemi di irrigazione a basso consumo, ma anche ricerca e innovazione per lo sviluppo di coltivazioni a basso fabbisogno idrico''.

(Redazione Online/l.f.)
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