Non è la prima volta che i pastori e gli agricoltori di Selegas, alle prese con i soliti problemi di crisi nel raccolto, chiedono aiuto all'amministrazione comunale.

Lo hanno fatto l'inverno scorso per lamentare il crollo del prezzo del latte e del grano, e ora lo fanno di nuovo, dopo essersi accorti che nei loro campi non c'era quasi più nulla da raccogliere.

Colpa di un inverno e una primavera senza piogge. "Abbiamo il dovere di provare a sostenere un comparto fondamentale per l'economia del paese", sottolinea Raffaele Porru, assessore con delega alle Politiche agricole.

Così è stato. La Giunta comunale si è riunita con carattere d'urgenza per dichiarare lo stato di calamità naturale nel territorio di Selegas e della frazione Seuni. "La carenza di piogge durante la trascorsa stagione autunnale, invernale e primaverile ha provocato danni ingenti alle aziende agricole e agli imprenditori economici che operano nel settore agro-alimentare del territorio comunale di Selegas, con conseguente compromissione dell'annata agraria ed effetti devastanti su tutta l'economia del comparto", si legge nella delibera.

La decisione della Giunta tiene conto delle numerose segnalazioni di danni economici ingenti giunte da agricoltori, allevatori, associazioni di categoria a causa dell'aridità dei terreni e del persistere dell'assenza di precipitazioni piovose.
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