Regole precise per l'utilizzo dell'acqua non potabile proveniente dalla rete duale a Bidonì.

In questi giorni il sindaco Ilaria Sedda ha firmato un'ordinanza che ne disciplina l'utilizzo per garantirne l'erogazione per tutte le 24 ore in un periodo in cui la riserva idrica scarseggia e si potrebbero quindi registrare restrizioni.

L'economia del paese si basa infatti prevalentemente sulla pastorizia e sull'agricoltura. Non solo. "Ogni famiglia coltiva ad orto lo spazio di terreno adiacente alla propria abitazione, ricavandone sostentamento. E le coltivazioni vengono fatte con l'utilizzo dell'acqua proveniente dalle sorgenti comunali il cui utilizzo viene garantito dal Comune stesso con interventi mirati alla manutenzione della rete di distribuzione, impegnando fondi di bilancio", precisa il documento.

L'ordinanza prescrive quindi l'immediata rimozione di tutti gli allacci idrici sulla rete duale eventualmente realizzati senza formale autorizzazione.

E, ancora, impone il divieto di manomissione della condotta e dei punti di presa della rete.

Infine vietato anche l'utilizzo da parte dell'utenza privata degli abbeveratoi e delle fontane pubbliche per più di un'ora al giorno a famiglia. In ogni caso dovrà essere garantito il costante livello di piena dell'abbeveratoio senza creare quindi disagio per l'utilizzo per cui è stato realizzato. Per i trasgressori le multe vanno dai 50 ai 500 euro.
© Riproduzione riservata