Hanno pianto per la commozione sabato pomeriggio dentro quel grande nuraghe al termine del matrimonio celebrato dalla sindaca Donatella Dessì. Si sono abbracciati, hanno ringraziato «il meraviglioso paese che ci ha accolti» e si sono sentiti sardi in tutto e per tutto. Perché sì, Caterina Piano, 42 anni di Torino, e AbdelKader Fenni, 40 anni, marocchino di Casablanca, sono di religione musulmana ma volevano sposarsi in costume sardo nel paese dove si sono trasferiti da poco (da tre anni lei, da meno di tre mesi lui) e che hanno scelto come loro residenza definitiva. E gli armungesi hanno ricambiato con grande calore e azioni concrete: «Non solo ci hanno incoraggiato in ogni modo - hanno detto ancora commossi Caterina e Abdel - c'è chi ancora adesso si sta occupando di preparare i dolci e il locale dove tra poco andremo a festeggiare. Ma soprattutto ci hanno prestato il costume sardo. È davvero come se abitassimo qui da una vita».

LA BADANTE - Caterina invece è arrivata in Sardegna solo nel 2014. Decise di lasciare il suo lavoro ventennale al mercato di Torino per iniziare quello di badante, prima a Capoterra, poi a Cagliari e infine ad Armungia: «Proprio qui - ha spiegato - mi sono subito trovata benissimo. Mi hanno accettata all'istante, è un paese fuori dal mondo e di una autenticità straordinaria». Di religione musulmana sin da giovanissima, Caterina ha conosciuto il suo amore proprio al mercato torinese. Era lì che Fenni, mentre cercava di regolarizzare la sua posizione in Italia, sbarcava il lunario tra i banconi di frutta e verdura.

"CLANDESTINO" - Documentazione che ancora non è arrivata. Abdel ci scherza: «Sono un clandestino tra virgolette, i miei documenti sono fermi in Spagna ma purtroppo non sono né cittadino spagnolo, né italiano. Adesso col matrimonio spero che tutto si risolva». Caterina e Abdel parlano anche della loro religione: «L'unico divieto riguarda la carne suina. Per il resto facciamo tutto, proprio come i sardi, compreso gustare l'ottimo vino».

SARDI - Nel futuro vedono solo la Sardegna: «Cercherò un lavoro - ha aggiunto Abdel - sono un ottimo cuoco e so fare il panettiere, l'autista e l'operaio». Un augurio, quello di trovare una occupazione stabile, rivoltogli da tutta la comunità e in particolare dalla sindaca Dessì: «Siamo felici - ha detto - di festeggiare assieme questo giorno. Armungia è un paese tanto piccolo quanto grande è la sua ospitalità e accoglienza. E adesso è anche il simbolo dell'integrazione».

Gianni Agus

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