La grande sete nei campi della Trexenta: l'acqua è distribuita con il contagocce e le produzioni sono sempre più a rischio.

Un dramma nel dramma quello degli agricoltori di Guasila, Guamaggiore, Selegas, Senorbì, Suelli, Ortacesus, Pimentel, Samatzai e Ussana costretti a elemosinare l'acqua per irrigare erbai e ortaggi.

Il pericolo è che salti un'intera stagione produttiva nel momento più delicato, quello della maturazione delle colture.

Non è tutta colpa della siccità, però. "Paghiamo profumatamente un servizio idrico insufficiente che si basa su parametri poco chiari e su una linea di irrigazione obsoleta, caratterizzata da continui guasti e problemi tecnici", dicono gli agricoltori di Guasila, forse il paese della zona che se la passa peggio vista la grande estensione di terreni irrigui adibiti alla coltivazione di erba medica e ortaggi.

Nel centro al confine tra Trexenta e Medio Campidano ci sono numerose aziende all'avanguardia, alcune producono aglio e cipolla a livello industriale. Da queste parti gli investimenti dei privati vengono continuamente mortificati dalla mancanza di infrastrutture.
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