Drogati già a 12 anni. Senza neppure rendersene conto. Lo raccontano questi bambini stralunati nelle interviste con i medici: «Prendo roba ma non so cos’è». Poi c’è, diciamo così, la tradizione, canne, coca, eroina. Si comincia prestissimo a sballarsi, e secondo un recente studio, i ragazzini sardi sono tra i maggiori consumatori di stupefacenti in Italia. Gli addetti ai lavori lanciano un altro allarme: «Registriamo un ritorno alle droghe pesanti, probabilmente un comportamento che deriva dalla crisi economica, dalla mancanza di prospettive, di presente e di futuro».

Secondo Massimo Diana, psichiatra, responsabile dei Servizi per le dipendenze della Asl 8, "oggi si è abbassata l’età di tutte le prime esperienze: la sigaretta si prova a 8-9 anni, ci sono zone dove a 10 anni si ha già dimestichezza con l’alcol, a 12 si conosce lo spinello, e appena si mette piede in un locale notturno, a 14-15 anni, si buttano giù le pasticche".

Che il fenomeno sia molto preoccupante lo capiamo anche dalla quantità di merce sequestrata dalle forze dell’ordine: in Sardegna arriva tanta droga.

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