A Borore hanno sospeso ogni attività di controllo e prevenzione, ma i barracelli sono rivolta in tutto il Marghine.

Nel giro di due anni, infatti, i contributi regionali sono stati ridotti del 75 per cento alla compagnia barracellare di Macomer.

A Borore, invece, il trasferimento dei fondi regionali erogati a titolo di premio per le attività effettivamente prestate dai barracelli, sono stati ridotti da 7215 euro dello scorso anno a soli 1133 per il 2016.

La stessa situazione nel Marghine la vivono le compagnie barracellari di Sindia, Silanus, Bolotana e Dualchi.

A Borore i barracelli annunciano la sospensione di controllo del territorio, con una lettera inviata all'assessore regionale agli enti locali, al presidente dell'Anci Sardegna, al prefetto di Nuoro, al sindaco e ai carabinieri.

“Una riduzione drastica- dice il comandante Giandomenico Demuru- che, di fatto, mortifica il servizio prestato e rende inconsistente la disponibilità di risorse per sostenere le attività dei barracelli”.

I vigilantes finora hanno garantito il servizio di controllo capillare su tutto il territorio, con la prevenzione e repressione dell'abigeato e del bracconaggio, ma anche il controllo sull'abbandono dei rifiuti e prevenzione sugli scarichi civili e industriali e sulle discariche abusive.

Hanno svolto anche servizi di controllo nelle ore notturne per scoraggiare le azioni di vandalismo e sopratutto sulla prevenzione degli incendi.

Si spera che la protesta possa essere motivo di ripensamento per le autorità preposte, ripristinando stanziamenti al fine di scongiurare lo scioglimento delle compagnie.
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